CONCORSO “SAN GIOVANNI VALDARNO. UN’IDEA, UNA CITTÀ”. (2017)

ELENA BARTHEL    ANDREW FREEAR    MANUELA BALSIMELLI    ALBERTO TEMPI


Dalla presentazione pubblica del progetto presso Palazzo di Arnolfo del 18 Marzo 2017, presso Palazzo di Arnolfo a San Giovanni Valdarno


".....A nome del nostro gruppo vogliamo ringraziare la giuria per questo premio speciale.

E’ un onore per noi far parte di questo concorso e una rara opportunita’ di imparare a conoscere meglio la bellezza di questa citta’ e del suo territorio.

Il nostro progetto nasce effettivamente da un innamoramento per San Giovanni Valdarno.

  • 1-Prima di tutto per l’eleganza del suo tessuto urbano fatto di spazi, proporzioni e funzioni molto diverse tra loro;
  • 2-Poi la bellezza della sua campagna tutt’ora produttiva;
  • 3-E infine la ricchezza della cultura prodotta dai suoi musei;

Questi tre ingredienti rappresentano secondo noi una grande opportunita’ per ripensare un modello di citta’ in simbiosi con la campagna.

La dicotomia tra l’urbano e il rurale, evidenziata dalle attuali tensioni geopolitiche mondiali, e’ un problema diffuso ed universale della vita contemporanea e probabilmente la piu’ grande delle sfide per tutti noi progettisti.

Il nostro progetto propone di:

agire a piccolo passi,

verso una trasformazione olistica e di lunga durata

fatta di 2 azioni:

La prima riguarda l’istituzione di un catalizzatore di progetti, dibattiti e risorse che abbiamo chiamato Galleria delle terre future.

  • E’ un’istituzione culturale, che si trova al piano terreno del museo delle terre nuove;
  • Funziona come uno spazio pubblico attraversabile, dove fermarsi anche a prendere un caffe’; una sorta di piazza coperta tra due piazza aperte; l’esempio piu vicino potrebbe essere il collegio degli architetti di catalogna che si trova nella piazza della cattedrale di barcellona, dove si possono tra l’altro comprare ottimi libri di architettura contemporanea!
  • La gallerie delle terre future si occupa del future della citta’. Promuove interventi sullo spazio pubblico urbano e rurale sensibili alla sostenibilita’ sociale, economica e ambientale.
  • Si occupa di ricreareun rapporto simbiotico tra san Giovanni Valdarno e la campagna circostante.

La seconda azione propone un concorso di progettazione internazionale che abbiamo chiamato Triennale del paesaggio

  • e’ un concorso che chiama a partecipare gruppi composti da architetti e artisti internazionali insieme ad attori locali;
  • instiga all’ idea di riconquistare lo spazio pubblico, soprattutto quello abbandonato, degradato, sottoutilizzato;
  • Il suo obbiettivo e’ testare, attraverso installazioni temporanee, progetti di lunga durata sia in citta’ che in campagna. E nei luoghi inbetween.
  • Il bando che abbiamo scritto suggerisce una prima campionatura di luoghi urbani, perurbani e rurali, di piccola, media e grande scala.
  • Per esempio il parcheggio accanto all’orto ‘I noce’ diventa l’opportunita’ per istituire una rete di orti urbani sociali;
  • I chiassi invece li abbiamo immaginaticome stanze per la produzione di arte contemporanea immerse all’interno della vita quitidiana del centro storico;
  • Piazza Masaccio e Piazza San Giovanni Valdarno con la basilica , il palazzo di arnolfo e il conservatorio potrebbero essere reinterpretati come un grande soggiorno fatto di due patii e tre stanze.
  • E infine il parco del poggio alla ciulla che abbiamo immaginato come un parco agricolo dove fare, sperimentare e insegnare l’ agricoltura organica, ma anche giocare e fare la spesa.

E’ dunque con questo stesso spirito di studiosi del territorio e delle sue potenzialita’ che ci piacerebbe continuare a contribuire al lavoro della amministrazione pubblica e dei cittadini di san Giovanni per portare avanti nuove idee e una nuova citta’."